Altri quattro dipendenti del Comune di Maddaloni sono finiti nell’inchiesta sui condoni «facili». Su delega della procura di Santa Maria Capua Vetere, i carabinieri della compagnia di Maddaloni hanno inoltre nuovamente perquisito l’abitazione del capo dell’ufficio condoni del Comune di Maddaloni Michele Della Peruta, attualmente in carcere, e l’abitazione del geometra Michele Pietropaolo, sottoposto alla misura del divieto di dimora in provincia di Caserta. Si tratta delle due figure centrali dell’inchiesta che, lo scorso 5 dicembre, ha portato all’arresto di Della Peruta. I reati contestati sono l’induzione indebita a dare o promettere utilità e la truffa aggravata. I carabinieri sono tornati anche in Comune, retto da un commissario dopo la tangentopoli che ha coinvolto la classe politica locale e le dimissioni del sindaco eletto nella primavera scorsa. Lo scopo delle perquisizioni è stata l’acquisizione di diversi fascicoli relativi alle richieste di condono edilizio presentate per proprietà private. L’inchiesta è iniziata nel settembre del 2015 dopo la denuncia di un cittadino. Secondo quanto accertato, Della Peruta avrebbe intascato mazzette fino a 5mila euro per consentire a compiacenti cittadini di pagare il condono senza l’aggravio degli interessi maturati a partire dal 1986. Per abbattere i costi delle pratiche, veniva usata la tecnica del “bollettino in bianco”, che veniva consegnato a chi faceva istanza di condono e poi compilati come se fossero stati effettuati pagamenti per la sanatoria già nel 1986. Secondo il Gip, grazie a quel trucco veniva certificato fittiziamente il versamento, in realtà mai avvenuto, di una parte o dell’intero onere concessorio.
Gennaio 2018